La bonifica del territorio tra Farah e Bala Baluk

Nel distretto di Farah i talebani impegnano con continuità le truppe regolari del governo di Kabul e le forze di polizia in scontri a fuoco e cercano di impedire il passaggio di convogli civili e militari. Noi abbiamo seguito una colonna dell’8°Reggimento degli alpini supportato dai genieri del secondo reggimento degli alpini in un’operazione di bonifica del territorio tra Farah e Bala Baluk, avvenuta poche ore prima dell’attentato che ha causato il ferimento di due militari italiani.
Il racconto del Ten Giulio Ronsini all’inviato in Afghanistan Ettore Guastalla

YouTube Preview Image

Afghanistan, talebani attaccano mezzo italiano

Un ordigno e’ esploso al passaggio di un mezzo di militari italiani, nell’ovest dell’Afganistan: due i
soldati feriti. L’attentato e’ avvenuto a una trentina di chilometri da Farah, una delle zone da sempre piu’ turbolente dell’area affidata al controllo del contingente italiano. I militari coinvolti, che si trovavano a bordo di un blindato Lince, sono stati subito soccorsi.

Il servizio del nostro inviato in Afghanistan Ettore Guastalla

YouTube Preview Image

La portaerei Cavour protagonista nel Tirreno, in una simulazione della crisi siriana

YouTube Preview Image
Si sono svolte nel mar Tirreno importanti esercitazioni della nostra Marina Militare che ha simulato una situazione analoga alla crisi siriana. Alla testa delle manovre la portaerei Cavour che è anche in grado di affiancare la protezione civile in caso di calamità. A bordo del Cavour per Rainews 24 è salitoEttore Guastalla.

E ora andrò lontano su al Nord a giocare “il grande gioco” – Joseph Rudyard Kipling – Kim

Il Grande Gioco, così fu chiamata nell’800, la grande partita fatta di guerra, diplomazia, sotterfugi, imprese geografiche, spedizioni eroiche, furti giganteschi di opere d’arte, massacri spaventosi che oppose l’impero russo e quello britannico che si contendevano il controllo dell’Asia. Da Nord i russi cercavano di espandersi versi l’India e lo sbocco sull’Oceano. Da sud gli inglesi contrastavano questo disegno puntando alla conquista dei ricchi mercati commerciali dell’Asia centrale. Continua a leggere