La grande diga di Mosul è a rischio crollo ed è soltanto a una dozzina di km dalla linea dell’Isis. I primi tecnici italiani della ditta che dovrà consolidare la grande struttura sono arrivati. 500 militari italiani presidieranno la diga. Il racconto di Ettore Guastalla e Alessandro Carboni
Monthly Archives: May 2016
Visita alla diga di Mosul del ministro Pinotti: “Militari italiani per lavori in sicurezza”
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha visitato oggi la diga di Mosul in Iraq dove si prepara il dispiegamento di 500 soldati italiani non lontano dal linea del fronte con l’Isis. Sul posto si trova l’inviato Ettore Guastalla assieme al nostro Alessandro Carboni
Lotta all’Isis. Il ministro della difesa Pinotti incontra a Baghdad il premier iracheno Al Albadi
A Baghdad la situazione è molto tesa con continue manifestazioni sciite contro il governo. Sullo sfondo la guerra all’Isis che sta raggiungendo un momento cruciale. Il ministro Pinotti in visita al nostro contingente in Iraq ha incontrato Al Albadi che le ha avanzato nuove richieste. Rainews24 l’ha intervistata
Nuove manifestazioni sciite a Baghdad. Il ministro Pinotti in iraq
Proseguono le manifestazioni sciiti a Baghdad. In difficoltà il governo di Al Albadi. Il ministro della difesa Pinotti in Iraq.
In volo con gli aerei Italiani che combattono l’Isis in Iraq
Ogni giorno in Iraq, i caccia della coalizione internazionale, bombardano l’Isis che sta subendo grosse perdite e si sta ritirando progressivamente dalle zone occupate. Il potere aereo si sta rivelando decisivo per consentire alle truppe regolari Irakene e i Peshmerga curdi di avanzare e riconquistare terreno. Ettore Guastalla e Alessandro Carboni hanno volato con gli aerei della task force italiana, impegnata in prima linea nella coalizione internazionale.
Lotta all’ISIS. Presto 1300 soldati italiani in Iraq.
I Peshmerga curdi nel nord dell’Iraq hanno respinto una offensiva ISIS nei pressi di Mosul. Decisivo l’appoggio dei caccia della coalizione. Dalle basi di partenza degli aerei della coalizione Ettore Guastalla e Alessandro Carboni
Kuwait, i droni italiani che sorvegliano le mosse dell’Isis
Da un anno e mezzo i droni italiani partendo dalle basi in Kuwait sorvegliano le mosse dell’Isis in Irak. Ettore Guastalla e Alessandro Carboni sono i primi giornalisti ad aver avuto accesso alla base dei Predator B italiani ad Al Salem
Kuwait, i nostri Tornado nella base aerea Al Jaber
Per la prima volta, da quando è partita, oltre un anno e mezzo fa, la missione aerea italiana in Iraq, dislocata in tre basi in Kuwait, ha concesso l’ingresso di un giornalista. Rainews 24 ha potuto così vivere per una settimana con i piloti dei Tornado di Al Jaber, assistere ai breefing delle missioni, accompagnare i piloti fino alla scaletta degli aerei e salutari al decollo.
Volare con i rifornitori KC 767 basati ad Al Mubarak. Sorvolando il deserto con affianco i caccia italiani intenti a rifornirsi per poi raggiungere le zone controllate dall’Isis in Iraq dove effettuare le loro ricognizioni fotografiche.
Osservare da vicino i drone Predator vedendo con i loro occhi–sensore le bandiere dell’Isis sventolare su una piazza di una città ancora occupata dal ‘califfato’. E poi il deserto, con i pozzi di petrolio, i cammelli, le oasi. Un paese il Kuwait dove tutto è nato. Era il 1990 quando Saddam Hussein lo occupò per impossessarsi delle sue enormi ricchezze. Poi due Guerre del golfo nel 1991 e nel 2003. La morte di Saddam, il disfacimento dell’Iraq e la nascita dell’ISIS. Il nostro Paese fa la sua parte per sconfiggere Daesh e Rainews 24 la sta raccontando
Lotta all’Isis. Il ruolo dei Tornado italiani in Iraq
Proseguono le operazioni della coalizione internazionale contro l’ Isis in Siria e Iraq. Ettore Guastalla e Alessandro Carboni sono nella base aerea di Al Jabar in Kuwait da dove partono, alla volta dell’Iraq, i nostri Tornado