Se non ci saranno interventi, la nostra Marina militare nell’arco di un decennio dimezzerà la sua capacità operativa.
L’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato Maggiore della Marina, si è presentato in Parlamento per chiedere una legge che rilanci la cantieristica nazionale.
di Ettore Guastalla
montaggio Alessandro Carboni
Un reportage sul contingente italiano in Afghanistan. Cosa accadrà nel 2014, data prevista per la fine della missione ISAF? Cosa fanno e cosa faranno gli italiani ad Herat?
La zona di Farah, dove ha perduto la vita il capitano Giuseppe La Rosa è da settimane sotto il fuoco dei talebani che hanno come obbiettivo destabilizzare la situazione e bloccare il processo di transizione dei poteri alle autorità del governo Afghano.
Il nostro inviato in Afghanistan Ettore Guastalla ci racconta la situazione reale.
Gli scontri armati in Afghanistan sono praticamente quotidiani. Quasi nelle stesse ore sono stati uccisi altri tre soldati dell’ISAF nella provincia al confine con il Pakistan. Ne riferisce la Bbc precisando che anche in questo caso gli aggressori indossavano uniformi dell’esercito afghano.
Nel giorno della festa della repubblica il nostro inviato in Afghanistan Ettore Guastalla ha intervistato alcuni fucilieri di marina in servizio ad Herat, colleghi dei due marò detenuti in India.
Nel giorno della Festa della Repubblica ricordiamo anche che in Afghanistan ci sono oggi poco meno di tremila militari italiani che resteranno fino al 2014. Oltre 50 i caduti in 12 anni di missione. A Herat, base principale del nostro comando c’è il nostro inviato Ettore Guastalla.
A Herat sarà costruito il primo presidio sanitario per patologie legate alla tossicodipendenza. A Rainews l’onore di posare la prima pietra.
[Nella foto il nostro inviato Ettore Guastalla mentre posa la prima pietra]
Nel distretto di Farah i talebani impegnano con continuità le truppe regolari del governo di Kabul e le forze di polizia in scontri a fuoco e cercano di impedire il passaggio di convogli civili e militari. Noi abbiamo seguito una colonna dell’8°Reggimento degli alpini supportato dai genieri del secondo reggimento degli alpini in un’operazione di bonifica del territorio tra Farah e Bala Baluk, avvenuta poche ore prima dell’attentato che ha causato il ferimento di due militari italiani.
Il racconto del Ten Giulio Ronsini all’inviato in Afghanistan Ettore Guastalla
Il distretto di Bala Baluk è il più pericoloso. Ecco come l’esercito italiano affianca e supporta la polizia locale nelle attività quotidiane e nel mantenere la sicurezza nella Ring Road.
Le interviste dell’inviato Ettore Guastalla.
